Gli americani tornano al voto per scegliere i rappresentanti
al Congresso. Una tornata elettorale che ha tutta l'aria di un referendum
popolare per Donald Trump, a due anni dal suo ingresso alla Casa Bianca. Sono
circa 20 milioni gli italoamericani chiamati alle urne…
Tornano alle urne i
cittadini degli Stati Uniti,
chiamati nuovamente al voto per designare i loro rappresentanti al Congresso, nel corso delle consuete elezioni di “midterm”. Elezioni di metà mandato che hanno più la connotazione di un
'referendum' sul presidente elettoDonald
Trump, in un Paese – quello a stelle e strisce - al momento profondamente
spaccato dal punto di vista politico. Un appuntamento talmente tanto sentito al
punto che anche il motore di ricerca “google”
ha personalizzato la propria homepage con la scritta “GO VOTE”.
Due anni dopo la notte
dell’8 novembre 2016, che a sorpresa portò il miliardario repubblicano alla Casa
Bianca, i democratici sognano di ottenere una “vendetta politica” – per lo meno
parziale – prima della scadenza naturale del 2020.
Il 70enne presidente
newyorkese ha fatto campagna fino all’ultimo momento: “Make America Great Again” il suo ormai celeberrimo slogan
elettorale. “Sicurezza e prosperità sono in gioco in questa elezione”, ha
affermato il presidente indossando l’ormai famosa (e portafortuna) cravatta
rossa nel suo ultimo meeting nel Missouri, dove ad accompagnarlo c’era la bellissima figlia Ivanka.
I primi seggi apriranno alle
ore 6 (le 12 italiane): in “gioco” ci sono gli oltre 400 seggi della Camera dei
Rappresentanti, un terzo di quelli del Senato, oltre che la carica di Governatore
in una trentina di stati tra cui Florida e Alaska. I sondaggi danno favoriti i
democratici alla Camera dei Rappresentanti, mentre i repubblicani – sempre
secondo alcune indiscrezioni - dovrebbero mantenere la maggioranza del Senato.
L’incertezza, comunque, resta molto alta.
A fare da ago della
bilancia, cosi come avvenne due anni fa, saranno i quasi 20 milioni di italoamericani chiamati alle urne. Quasi il 7% della popolazione negli Stati Uniti
infatti ha origini italiane. Persone anche capaci di spiccare il volo e
distinguersi: da Fiorello La Guardia,
primo sindaco italoamericano di New York negli anni ‘30 fino ai più attuali Nancy Pelosi e Bill De Blasio. Nella musica si sono distinti “the voice”Frank Sinatrail grandeDean
Martin e le pop star dei giorni nostri Madonna e Lady Gaga
Lunghissima la lista delle celebcinematografiche:da Frank Capra - il regista dei più
popolari film degli anni'30 e '40 - a Quentin
Tarantino, il regista che ha "rivoluzionato" il modo di fare film
a Hollywood attingendo a piene mani
dagli “spaghetti western” tricolori;
da Martin Scorzese a Francis Ford Coppola, da Brian De Palma a Michael Cimino sono
davvero numerosi gli italoamericani che hanno girato pellicole passate alla
storia del cinema americano. Altrettanto lunga è la lista degli attori, a
partire da Rudy Valentino, primo sex
symbol globale.Al Pacino (Alfredo James
Pacino) e Robert De Niro (cittadino
onorario di Ferrazzano in provincia di Campobasso - paese d'origine dei
bisnonni); Leonardo Di Caprio
(sangue italiano di quarta generazione) e Nicolas
Cage (in realtà , Nicolas “Coppola”, il cognome del padre);Danny Devito,John Travolta e Lou Ferrigno,
l’incredibile Hulkdel grande
schermo, sono solo una parte della lunga schiera di attori con origini verdi-bianche-rosse.
Alcuni di questi grandi attori - come più volte evidenziato dai giornali
patinati di tutto il mondo – sono soliti indossare le scarpe rialzate GuidoMaggi per soddisfare la loro voglia di aumentare la statura nel
comfort e nello stile consono alla propria immagine…ed anche per avere un altro
“pezzo” di made in Italy addosso, oltre che nel cuore.
Gli italoamericani sono stati e restano dunque parte fondamentale
dell’intelaiatura politica, sociale e intellettuale del Paese scoperto da
Cristoforo Colombo. Dio benedica l’America e gli italoamericani!